3 bugie che dicono gli agenti immobiliari da cui devi difenderti

3 bugie che dicono gli agenti immobiliari da cui devi difenderti

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Partiamo da un presupposto: non tutti gli agenti immobiliari lavorano allo stesso modo.

Spesso, per colpa di qualcuno che non lavora in modo corretto raccontando bugie ai clienti, ci vanno di mezzo molti altri che lavorano inseguendo presupposti e valori diversi.

Oggi vi racconteremo, nello specifico, 3 delle classiche bugie che gli agenti immobiliari dicono ai propri clienti nel momento in cui questi sono interessati ad un appartamento ( parliamo dei “clienti acquirenti” ) e cerchiamo di capire come rispondere e non farci trovare impreparati.

Prima bugia: Non posso consegnati i documenti di casa

La prima bugia e quella del “non posso consegnati i documenti di casa”, riparandosi dietro la motivazione della privacy ( o altre opzioni per chi ha più fantasia… ) prima di ricevere la proposta immobiliare.

E’ evidente che, al pari di un acquisto di una macchina, per la quale vogliamo sempre vedere il libretto e avere i documenti, prima di lasciare qualsiasi tipo di anticipo, ancor più per una casa dobbiamo richiedere l’accesso a quei documenti, che possono essere fondamentali per prendere una decisione e per fare una valutazione dal punto di vista commerciale.

Avete tutto il diritto di far visionare, eventualmente, questa documentazione ad altri professionisti o consulenti immobiliari con i quali avete rapporto, soprattutto se l’agente immobiliare “non collabora”, quindi non è un agente immobiliare che avete scelto voi, ma è un agenzia immobiliare che avete “subito” perché era quello che deteneva l’incarico.

Molti dei documenti legati all’acquisto di un immobile sono pubblici e, nell’autorizzazione al trattamento dei dati che i “clienti venditori” firmano c’è proprio specificata la possibilità di poter utilizzare questa documentazione e tutti i dati associati, per tutte le finalità connesse alla corretta conclusione della compravendita dell’immobile.

Nulla è più importante, nell’affrontare una proposta d’acquisto, che fornire la documentazione a colui che dovrà farla.

Seconda bugia: Dovete lasciare nel momento in cui fate la proposta un assegno intestato all’agenzia o addirittura intestare la caparra all’agenzia immobiliare

Assolutamente no!!

Questa opzione va categoricamente esclusa, non si può, e in nessun modo si ha diritto, a percepire la somma né a trattenerla.

Il diritto alla provvigione matura, salvo diversi accordi che possono essere comunque successivi, nasce nel momento in cui l’acquirente ha preso conoscenza della provata accettazione della proposta d’acquisto da parte del venditore, tutto ciò che avviene prima non fa maturare il diritto a ricevere somme.

Ancora più non si capisce per quale motivo debba essere intestato all’agenzia immobiliare l’assegno, che magari stiamo facendo a garanzia di una proposta d’acquisto, e che varrà quindi come caparra e deve necessariamente essere intestato al venditore.

Terza bugia: La provvigione deve essere pagata comunque al momento in cui abbiamo fatto la proposta condizionato all’ottenimento del mutuo

L’ultima bugia per oggi vale per tutte le condizioni sospensive che mettiamo una proposta d’acquisto.

Il diritto alla provvigione matura quando si perfeziona la proposta, se c’è una condizione sospensiva, senza il verificarsi della quale non si concretizza e non si perfeziona il contratto, non c’è assolutamente nessun diritto dell’agenzia a venir pagata.

In conclusione

Vi abbiamo riportato questi esempi perché sono 3 bugie che gli agenti immobiliari dicono e vorremmo che ci fosse un cliente sempre più consapevole che possa aiutare le agenzie immobiliari a fare selezione e a migliorare quello che è l’approccio a tutta la categoria.